La macchina all'interno della nostra società è
qualcosa di fondamentale, accompagna la nostra vita, la migliora, ci permette
di superare limiti e ci rende connessi con ciò che ci circonda.
Nel corso degli ultimi 100 anni
la diffusione di macchine ha avuto uno sviluppo sempre più rapido, a tal punto
che al giorno d’oggi un dispositivo non è ancora stato divulgato, che già si
sta progettando come migliorarlo.
Questa, tuttavia, è l'eccezione e non la regola, una realtà che
riguarda solo una parte del mondo, esistono zone in qui lo sviluppo tecnologico
e l’uso di macchine non è così diffuso. Naturale è pensare agli svantaggi che
ciò comporta soprattutto dal punto di vista di settori come la sanità e
l’istruzione. Difficile immaginare e comprenderne tali società abituati ad una
realtà ipertecnologica, dove essere sconnessi dalle macchine significa essere
isolati.
Ho avuto fortuna di poter
sperimentare una realtà così diversa e benché l’adattamento non sia affatto
facile, così come non lo è il ritornare al nostro clima frenetico e in continuo
movimento, il calarsi in una cultura così profondamente diversa porta a
rivalutare le grandi possibilità date dalle macchine che ci circondano, ma
anche a rendesi conto del superfluo e della bellezza di riscoprire uno stile di
vita meno artificiale.